Meteo, anche la seconda metà di maggio a rischio: “Temporali assicurati fino a fine mese in molte regioni"

Maggio continuerà a stupirci, presentando un andamento molto dinamico. L'instabilità proseguirà fino alla parte finale del mese, interessando soprattutto queste regioni.

Temporali, grandine.
L’instabilità sarà ancora presente. Difatti temporali di calore pomeridiani sono attesi a ridosso dei rilievi montuosi, in particolare sugli Appennini e sulle Alpi orientali.

Il mese di maggio sta mostrando il suo volto più dinamico. Dopo il passaggio del ciclone africano di domani, che interesserà soprattutto il Sud, le ultime proiezioni dei principali centri di calcolo meteorologico, come ECMWF e NOAA, delineano uno scenario influenzato da un’alternanza tra affondi depressionari e tentativi di espansione dell’anticiclone subtropicale.

Ma ora andiamo a vedere nel dettaglio cosa bisognerà aspettarsi dalla seconda metà di maggio su buona parte del continente europeo, e più nello specifico da noi in Italia.

Più stabilità nei prossimi giorni?

Dalla seconda metà di maggio, le ultime proiezioni indicano un possibile rafforzamento dell’anticiclone subtropicale, che potrebbe portare una graduale stabilizzazione atmosferica, specialmente al Centro-Sud e sulle Isole.

La circolazione atmosferica diventerà più zonale, con temperature in aumento e valori sopra la media, potenzialmente superiori ai +26°C 27°C nelle pianure del Centro e fino a +28°C +30°C in Sicilia, Sardegna e Puglia.

Tuttavia, l’instabilità non scomparirà del tutto. Difatti temporali di calore pomeridiani sono attesi a ridosso dei rilievi montuosi, in particolare sugli Appennini e sulle Alpi orientali.

Instabilità.
Anche nei prossimi giorni l'instabilità sarà presente in gran parte del territorio nazionale, con rovesci e temporali frequenti.

Al Nord, la situazione resterà più variabile, con infiltrazioni umide atlantiche che potrebbero mantenere un rischio di piogge sparse, anche se meno intense rispetto alla settimana precedente. Le precipitazioni saranno generalmente nella media, mentre le temperature si allineeranno ai valori stagionali, con massime tra +22°C e +25°C.

Cosa ci attende per la parte finale di maggio?

Nella parte finale del mese di maggio si prevede un aumento dei valori di geopotenziale sull’Europa centro-occidentale, che si tradurrà in una maggiore stabilità atmosferica.

Anche se l’Italia, restando sul bordo più orientale dell’anticiclone subtropicale, sarà interessata da frequenti infiltrazioni di aria più fresca da Nord e Nord-ovest, che causeranno delle fasi d’instabilità nelle ore pomeridiane. Specie su Alpi e Appennino.

Le anomalie pluviometriche prevedono precipitazioni sopra media sull'Italia centro-meridionale, e quasi nella media sulle regioni settentrionali. Solo negli ultimi giorni di maggio i valori di geopotenziale saliranno ulteriormente sull’area del Mediterraneo, riportando un tempo più stabile e soleggiato quasi ovunque.

L’arrivo di aria più calda subtropicale, sommato alla forte radiazione solare, favorirà anche un sensibile aumento delle temperature, pronte a spingersi oltre le medie stagionali su tutte le regioni.

Ci sarà il rischio di eventi meteo estremi?

Le tendenze climatiche recenti sottolineano un aumento dell’energia convettiva disponibile (CAPE), che favorisce la formazione di temporali intensi, grandinate e raffiche di vento, soprattutto al Centro-Nord. Il rischio sarà maggiore nell’area prealpina e sulle pianure sottostanti.

Arcobaleno, piogge.
Le anomalie pluviometriche prevedono precipitazioni sopra media sull'Italia centro-meridionale, e quasi nella media sulle regioni settentrionali.

Al Sud, il rischio di nubifragi sarà più basso. Inoltre, la scarsità di precipitazioni in alcune regioni meridionali, come Sicilia e Calabria, potrebbe aggravare il rischio di stress idrico, nonostante le piogge sopra la media previste nella prima parte del periodo.

L’andamento previsto per la seconda metà di maggio avrà implicazioni significative per settori come l’agricoltura, il turismo e la gestione delle risorse idriche.

Gli agricoltori al Sud dovranno monitorare attentamente le condizioni di siccità, mentre al Nord sarà necessario prestare attenzione al rischio di possibili fenomeni temporaleschi molto intensi, accompagnati da grandinate e forti raffiche di vento, che potranno arrecare danni all’agricoltura.

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