Per un'altra settimana l’Italia sarà il Paese più piovoso: attenzione al ciclone africano in arrivo, rischio nubifragi

In settimana gli occhi sono puntati sul ciclone africano che raggiungerà l'Italia, determinando una forte ondata di maltempo su queste regioni, dove sono attese forti precipitazioni.

Anche in questo mese di maggio prosegue questo lungo periodo di instabilità, che ormai va avanti da inizio aprile, con continui episodi di maltempo che stanno flagellando l’intero Paese.

Il cambio di circolazione, responsabile di questi continui passaggi perturbati sul Mediterraneo, è un effetto indiretto del cosiddetto “final warming” di primavera, che sta contribuendo a mantenere il flusso perturbato atlantico, piuttosto ondulato, con frequenti configurazioni di blocco.

Ciò sta comportando un “getto subtropicale” più basso di latitudine del solito, sopra la vasta regione sahariana. La presenza di una corrente a getto subtropicale così bassa di latitudine favorirà lo sviluppo del ciclone che in settimana interesserà l’estremo Sud, in particolare Sardegna e Sicilia.

Attenzione al ciclone che si formerà sul Nord Africa

Nel corso della giornata di mercoledì 14 maggio una saccatura atlantica scivolerà sull’entroterra desertico algerino, avvettando della vorticità positiva nell’area sottovento all’Atlante Telliano.

L’avvezione di vorticità interagendo con i rilievi nord-africani creerà una zona di divergenza in alta quota e convergenza al suolo, favorendo la formazione di una depressione o ciclone di sottovento (“lee cyclone”). Questo minimo barico spostandosi verso ovest raggiungerà il Canale di Sardegna e il Canale di Sicilia, strutturandosi in una depressione sia al suolo che in quota.

Ciclone, maltempo.
Il rafforzamento dei venti di scirocco atteso giovedì a seguito dell'arrivo del ciclone dal Nord Africa.

Durante il suo movimento verso il Canale di Sicilia la depressione si troverà sul ramo “divergente” della corrente a getto sub-tropicale, che in queste ore scorre a grandissima velocità (a circa 10000 metri di altezza) sopra la regione sahariana.

Questo fiume d’aria, che separa la circolazione calda tropicale da quella più fredda dell’area temperata, andrà a imprimere una notevole vorticità positiva alla giovane depressione, che proprio sul Canale di Sicilia si approfondirà sensibilmente, registrando valori di 996 hPa poco a sud-ovest della Sicilia.

Attese forti piogge e temporali

Il repentino calo della pressione su una vastissima area, fra Tirreno meridionale e Ionio, causato dalla risalita del nuovo ciclone africano provocherà una rapida intensificazione dei venti di scirocco e levante, che spireranno anche forti lungo il Canale di Sicilia.

La depressione richiama aria umida dal Mar Mediterraneo, che è una fonte abbondante di vapore acqueo. La rotazione ciclonica favorisce la convergenza di masse d’aria al suolo, costringendo l’aria a salire. Questo moto ascendente è il principale motore per la formazione di nuvole temporalesche (cumulonembi).

Quali saranno le zone più colpite dal ciclone?

La depressione, che giovedì mattina si avvicinerà da ovest alla Sicilia, sarà accompagnata da un sistema frontale. Il fronte caldo precede la depressione e porterà le prime piogge da nubi stratiformi, che conterranno pure molta polvere desertica. Ma dalla seconda parte del giorno arriverà la parte più consistente del maltempo.

Il fronte freddo, che segue, si assocerà a temporali più intensi e organizzati, a causa del contrasto tra l’aria calda preesistente e l’aria fredda in arrivo. La presenza di aria fredda in quota creerà un forte gradiente termico verticale.

Tale gradiente termico verticale aumenta l’instabilità convettiva, favorendo lo sviluppo di temporali che interesseranno buona parte della Sicilia, soprattutto i settori meridionali e orientali.

Ma rovesci e temporali in giornata sono attesi pure sulle zone della Sicilia ancora interessate dalla siccità, come il Trapanese, la parte più meridionale del Palermitano e l’Agrigentino, dove si prevedono dei buoni accumuli, fra i 40 e gli 80 mm, che daranno un po’ di sollievo ai terreni, oltre ad apportare qualche deflusso di acque verso i principali invasi dell’isola in sofferenza.

Temporali, instabilità.
Il fronte freddo, che segue, si assocerà a temporali più intensi e organizzati, a causa del contrasto tra l’aria calda preesistente e l’aria fredda in arrivo. La presenza di aria fredda in quota creerà un forte gradiente termico verticale.

Verso sera il maltempo (con la vasta warm conveyor belt) si sposterà verso il Sud peninsulare, con piogge estese, rovesci e temporali che bagneranno anche la Calabria, la Basilicata, la Puglia e la Campania. Non sono esclusi dei fenomeni localmente intensi, o persino dei locali nubifragi.

L’instabilità si protrarrà fino al weekend

L’instabilità legata a questa depressione africana si protrarrà fino a venerdì 16 e sabato 17 maggio 2025, con altre piogge, rovesci e fenomeni temporaleschi sulle regioni meridionali. In particolare sui settori ionici peninsulari e sulla Sicilia orientale, dove sarà alto il rischio di acquazzoni e fenomeni intensi, seppur molto localizzati.

Solo da sabato sera e dalla giornata domenicale il tempo andrà a stabilizzarsi, grazie alla rimonta di un promontorio anticiclonico mobile, che riporterà bel tempo, con cieli sereni o poco nuvolosi, accompagnati da un generale incremento delle temperature massime.

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